Skip to main content

Oggi ricomincia il ritorno alla normalità: riaprono i negozi e la vita quotidiana può, con le cautele del caso, riprendere dove l’avevamo lasciata. Pur con tutta la felicità per la ritrovata libertà e una giusta dose di ottimismo, è impensabile pensare che quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi non lasci tracce. E che, soprattutto, non abbia almeno parzialmente modificato la nostra scala di valori in quasi ogni ambito, casa compresa. Gli spazi domestici, infatti, sono diventati necessariamente l’intero nostro mondo per molte settimane e questa esperienza orienterà le scelte dell’abitare per molto tempo ancora, arredamento incluso. In poche parole, per molti di noi è mutata la scala delle priorità e ora chi deve scegliere nuovi allestimenti per la propria abitazione lo farà sulla base di questo vissuto. La pandemia, infatti, ci ha costretti a cambiare il modo in cui vediamo gli spazi. La definizione di casa si è evoluta per diventare molto di più: nido protettivo, questo sempre, ma anche ufficio, scuola, palestra, cucina da chef. I designer internazionali hanno provato a immaginare come sarà il layout delle nostre abitazioni: ecco qualche indicazione, che molto probabilmente sarà adottata anche dalle famiglie italiane.

Spazi trasformisti
Uno spazio di lavoro al mattino e una camera da letto di notte, una sala giochi per bambini il pomeriggio e un angolo per fare yoga al tramonto: mai avremmo pensato di dover contenere così tanto e così tante attività nei nostri metri quadrati. Eppure, in qualche modo, ce l’abbiamo fatta (o quasi): ora l’imperativo è riuscire a trovare mobili che non solo hanno una grande capienza per organizzare al meglio tutte le zone della casa, ma che abbiano anche capacità trasformiste. Il design deve essere pratico e non solo da ostentare: gli interior designer prevedono un vero e proprio boom per arredi multifunzionali come letti a scomparsa e divani letto, armadi perfettamente attrezzati e strutturati, tavoli e scrivanie che si aprono all’occorrenza, cucine allestite con aree dispensa facili da organizzare. Una versatilità che si trova nell’offerta di Pedrazzini Arreda, il grande show-room di 2.000 metri quadrati specializzato in cucine a Milano – e dove quindi la sicurezza è garantita – che propone solo mobili e complementi di qualità soprattutto Made in Italy.

Organizzare l’ingresso
Spesso ambiente un po’ trascurato, l’ingresso ora è diventato una zona centrale della casa: qui si tolgono le scarpe, come abbiamo imparato, e si lasciano giacche e vestiti prima di entrare negli altri locali. E’ questo il “passaggio” tra l’esterno e l’interno, e serve da spazio per la sanificazione. Le abitudini acquisite in tempi di emergenza sanitaria ci accompagneranno ancora per un po’: ecco perché quest’area dovrà essere attrezzata con mobili per contenere e appendere i vestiti e le scarpe, possibilmente realizzati in materiali facili da pulire e disinfettare. Allo stesso modo, gli allestimenti dovranno essere esteticamente belli, oltre che funzionali: imprescindibile per il buonumore anche un angolo verde.

Cucine da professionisti
Tanto spazio per riporre la spesa e le stoviglie, con pensili che arrivano fino al soffitto così da lasciar liberi i piani di lavoro. Piani che, realizzati in materiali ipertecnologici come quelli di Veneta Cucine (di cui Pedrazzini Arreda è rivenditore ufficiale a Milano), sono facilissimi da pulire e igienizzare. La cucina, pur se dotata di attrezzature da ristorante, diventerà probabilmente ancora più lineare e dalle forme essenziali: la massima funzionalità incontrerà l’estetica più moderna. Less is more, dicono gli anglosassoni: la nuova normalità ricomincia da qui.