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L’illuminazione è uno degli elementi cruciali di qualsiasi cucina. Per questo è importante preventivarla e sceglierla con cura già in fase progettuale, prestando attenzione al posizionamento, alla luminosità, allo stile e al colore per creare uno schema che sia non solo funzionale, ma anche esteticamente bello. Ecco perchè, quando si acquista una cucina nuova, conviene farsi aiutare da un consulente anche per questo aspetto: da Pedrazzini Arreda sono a disposizione degli arredatori qualificati capaci di rispondere a ogni domanda e qualsiasi esigenza per ciò che riguarda l’ambiente cucina, illuminotecnica compresa. Per quanto concerne la tipologia di luci, oggi l’illuminazione a Led ha pressoché sostituito le altre, perchè queste lampadine sono decisamente più performanti, dalla lunga vita – all’incirca 30.000 ore – e infinitamente meno energivore: ad esempio, l’emissione luminosa di una lampadina alogena da 50 W è equivalente a quella di una a Led che utilizza solo 6,5 W. La luminosità della luce a Led è misurata in lumen (lm), un parametro che denota la quantità di luce visibile emessa dalla sorgente. I lumen necessari per illuminare adeguatamente una cucina dipendono da vari fattori: le dimensioni e la forma della stanza; l’altezza del soffitto; il colore delle pareti, degli arredi e del pavimento. In linea generale, potrebbero occorrere circa 650 lm per illuminare adeguatamente le aree di lavoro in cucina.

Luce calda o luce fredda?
La “temperatura del colore” dell’illuminazione a Led è misurata in gradi Kelvin (K) su una scala da 1.000 a 10.000. Le luci comprese fra i 1.000 e i 3.000k hanno un bagliore bianco caldo, quelle al centro della scala hanno un aspetto bianco freddo e quelle all’estremità opposta hanno una tonalità blu nitida. Il bianco caldo è spesso utilizzato per dare un un senso di calore ed è perciò perfetto per l’illuminazione generale o d’atmosfera, mentre il bianco neutro è indicato nelle cucine dove c’è molta luce naturale ed elementi in legno. 

Quale tipologia di illuminazione? Plafoniere, faretti, lampadari…
I faretti a soffitto sono un’ottima soluzione per illuminare la cucina, in particolare per per le aree di lavoro dove si preparano i cibi. Per ridurre le zone d’ombra, i faretti dovrebbero essere distanziati ad intervalli di ca. 800/900 mm. Potrebbe essere una buona idea prendere in considerazione luci dimmerabili in modo da poter regolare la luminosità in base alle esigenze. Se la cucina prevede dei pensili sopra i piani di lavoro, è opportuno posizionare i faretti – o anche le strisce a Led – sotto i mobili stessi così da illuminare lo spazio di lavoro. Le plafoniere sono ottime per creare un punto luce centrale specie se la cucina non è particolarmente grande ed è in un locale separato, mentre per gli open space la scelta più scenografica è sicuramente l’illuminazione a sospensione. Un lampadario moderno o anche un punto luce dallo stile vintage su un’isola, una penisola o un bancone per la colazione aggiungono un tocco personale ed elegante. 
Infine, se il modello di cucina è moderno e high tech, funzionano benissimo i profili luminosi alle basi degli arredi e dei pensili: creeranno un effetto davvero unico, rendendo la cucina ancor più preziosa.