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Cosa c’è di più trendy di un loft? Anche se questa tipologia di abitazione nasce alla fine degli anni Settanta negli Stati Uniti e nel Nord Europa – come non pensare ai docks di New York, Copenaghen e Berlino o alle warehouse di Londra, visti tante volte nei film e nelle serie TV? – la moda di abitare in spazi ex industriali o commerciali si è diffusa velocemente anche da noi. E nelle maggiori città italiane, grazie anche alla riconversione di spazi un tempo produttivi come fabbriche, laboratori e magazzini, sono nati complessi che presentano queste precise caratteristiche. Innanzitutto, si tratta quasi sempre di open space, con altezze di tutto rispetto, poche divisioni interne e piante regolari. In più, i loft cittadini si caratterizzano proprio per mantenere molto del loro originario scopo, e anche se riadattati a residenziale conservano l’impronta industriale che piace tanto. Certo, non tutti possono vivere in un loft “originale”, ma si possono adottare e adattare molti dei tratti stilistici dello stile industry anche ad appartamenti più convenzionali. E con qualche accortezza e le scelte giuste, il risultato sarà sicuramente affascinante! 

Ferro, cemento, legno
Ma quali sono le “basi” dello stile industrial che oggi va tanto di moda? In un appartamento industry style non dovrebbero mai mancare elementi in acciaio e legno grezzo, tipici delle fabbriche, e persino l’illuminazione ricopre un ruolo fondamentale, con lampade che ricordano quelle dei vecchi magazzini. Cemento armato spesso lasciato a vista, legno massello, mattoni in cotto sono tutti materiali ampiamente utilizzati per chi punta a questa estetica, che ha caratteristiche stilistiche ben definite. La prima fra tutte è proprio mostrare gli elementi architettonici piuttosto che nasconderli. Ecco una sorta di decalogo di ciò che dovrebbe essere inserito nell’abitazione se si progetta un restyling in stile industriale: muri in pietra o in mattoni, rigorosamente esposti;  travi, tubi e condotti a vista; ampio uso di metallo, legno e cemento; finiture invecchiate; complementi dal sapore vintage. Per ottenere un vero effetto “wow”, però, ci vorrebbero spazi sufficientemente estesi e “ariosi”, che magari – sì, è il massimo! – consentano la realizzazione di soppalchi in ferro.

E in un “normale” appartamento?
Non tutti però abitano in un magazzino convertito: anche in questi casi, si può dare un’impronta industrial con qualche accortezza stilistica. Per prima cosa, bisogna pulire lo spazio dal superfluo: la funzionalità è al centro dello stile industriale, quindi non servono troppi complimenti o accessori come cuscini, soprammobili o quadri. A questo punto, si può partire con pochi elementi d’arredo, come ad esempio un tavolo con il piano in legno grezzo e le gambe in metallo, l’immancabile divano in pelle o gli sgabelli in ferro per la cucina. Già, a proposito di cucina: anche qui vale la regola dell’essenzialità. Pavimenti in cemento o in massello, mobili in legno anticato o dalle finiture metalliche, elettrodomestici dal sapore vintage e una cappa scenografica, scaffali metallici al posto dei pensili, lampadari a sospensione extralarge e se possibile un’isola centrale che faccia anche da bancone per la colazione. Le linee sono rigorose, pulite, essenziali e combinano alla perfezione passato e contemporaneità. Oggi non manca davvero la scelta: i principali produttori, come Veneta Cucine di cui Pedrazzini Arreda è rivenditore ufficiale, offrono tantissime soluzioni anche in questo stile. Impossibile non trovare il modello giusto! 

I colori da privilegiare
Le tinte dello stile industrial sono quelle tipiche urbane: grigio, nero, bianco e marrone, in tutte le loro tonalità. Per dare più movimento e profondità  all’ambiente, si può giocare con l’intera palette di queste nuance, dalle più chiare alle più scure. E, per movimentare lo spazio, si può osare con qualche colore freddo come il blu o il rosso ruggine.